I migliori itinerari e percorsi turistici a Venezia di breve, 
 
		media e lunga durata 
 
		per vivere la città 
 
		come veri veneziani.
 
		
 
		Dove andare e cosa vedere.
	
	
	
	
	
		
	
	
		
	
	
	
		(c) CSI Srl
 
		San Marco, 4322 - 30124 Venezia (VE)
 
		C.C.I.A.A. di Venezia r.i. 31169
 
		c.f. p.iva 02281180279
	
	
		1400 - l’Arsenale
  
		  
		
  
		Dopo aver conquistato Costantinopoli nel 1204, sotto il doge Enrico Dandolo, Venezia si arricchì sempre di più e  
		questo patrimonio si diffuse in tutta la città: i palazzi e le chiese, prima fra tutte la Basilica de San Marco si arricchirono di  
		tesori di straordinaria bellezza.
  
		
  
		Dopo il 1350, superata la terribile peste e vinta Genova nella battaglia di Chioggia (1380), Venezia  
		diventò lo stato più forte di tutto il Mediterraneo Orientale. 
  
		Venezia, anche nel corso del 1400, grazie alla sua fortissima flotta  
		continuò la sua espansione per mare e diventò ancora più ricca e potente.
  
		
  
		 
  
		Venezia dove costruiva le sue navi?
  
		  
		
  
		I Veneziani costruivano  
		le loro navi in un grande cantiere, chiamato Arsenale. Fondato nel 1104, è considerato la prima vera fabbrica al mondo.
  
		
  
		Infatti, come  
		una fabbrica moderna, già in quel tempo era suddiviso in diversi reparti assai specializzati: c’erano la segheria e la carpenteria  
		per il fasciame delle navi, gli scali dove costruire gli scafi delle imbarcazioni, la calafatura per impermeabilizzare gli scafi,  
		le corderie dove si producevano le corde e i luoghi dove si preparavano le vele o i remi.
	 
	
		
	
		
	
		
	
		
	
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		Sempre dentro l’Arsenale c’erano grandi magazzini per il deposito dei cereali e si trovavano dei forni speciali per preparare le gallette  
		o “biscotto”, un pane particolare che si conservava per lungo tempo e che veniva caricato nelle navi prima di partire, per essere  
		poi distribuito agli equipaggi durante i lunghi viaggi; inoltre c’erano le fonderie, dove venivano fusi le ancore e i cannoni, e c’erano  
		inoltre ben quattro darsene per la revisione periodica delle carene, per pulirle così dalla corrosione della teredine, un mollusco  
		che aggredisce e consuma la parte di legno sommersa. 
  
		
  
		Le darsene erano chiamate la Darsena dell’Arsenale Vecchio, delle Galeazze, dell’Arsenale  
		Nuovo e dell’Arsenale Nuovissimo; queste erano collegate tra loro da canali interni.