Pianta antica di Venezia di Jacopo De Barbari
camminandoavenezia.com
I migliori itinerari e percorsi turistici a Venezia di breve,
media e lunga durata
per vivere la città
come veri veneziani.

Dove andare e cosa vedere.
Periodo Antico

Il Periodo Bizantino

Il Periodo Gotico

Il Periodo Rinascimentale

Il Periodo Barocco

Il Periodo Rococò

Il Periodo Moderno-Contemporaneo
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1700 Il crollo della Repubblica Serenissima

Tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700, in seguito alla perdita del monopolio dei commerci, Venezia conobbe la decadenza economica e politica: le stesse istituzioni andarono in crisi e non seppero più rinnovarsi e trasformarsi.

Nella politica europea era padrone, da tempo, Napoleone Bonaparte; il 18 aprile 1797 nei preliminari di pace a Leoben egli decise che Venezia e tutto il territorio veneto sarebbero stati ceduti all’Austria.

Il 12 maggio di quell’anno, il Maggior Consiglio si radunò per l’ultima volta e, con il benestare di Bonaparte, venne dichiarato decaduto l’antico millenario governo veneziano.

Il 16 maggio 1797 le truppe francesi invasero Venezia e il 17 ottobre vennero ceduti all’Austria Veneto, Friuli, Istria, Dalmazia e le isole Ionie, nascendo così la Provincia Veneta dell’Austria e non uno stato Veneto.
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1700 - La Rinascita artistica

In campo artistico il Settecento rappresentò per Venezia una seconda rinascita; mentre la città si avviava alla decadenza economica e politica, si diffuse tra la sua gente festosa, bonaria e aristocratica uno stile di vita contrassegnato dal piacere, dal lusso, dal divertimento e dall’ eleganza: feste, maschere, intrighi d’amore, teatri, scherzi e giochi, questi diventarono lo scopo dell’esistenza dei Veneziani.
 
Complice di questa costante atmosfera di festa fu il Carnevale.
Tutti, patrizi, borghesi e popolani, cominciarono a nascondere la propria identità dietro una maschera, detta “bauta”, camminando per l’intera città, soprattutto nella zona di Palazzo Ducale.
 
Portando la maschera anche nei giorni festivi, il Carnevale diventò parte integrante della vita di tutti i giorni; anche le gondole “si misero in maschera”, addobbate con fiori, con nastri e con figure di cartapesta.
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