Pianta antica di Venezia di Jacopo De Barbari
camminandoavenezia.com
I migliori itinerari e percorsi turistici a Venezia di breve,
media e lunga durata
per vivere la città
come veri veneziani.

Dove andare e cosa vedere.
Periodo Antico

Il Periodo Bizantino

Il Periodo Gotico

Il Periodo Rinascimentale

Il Periodo Barocco

Il Periodo Rococò

Il Periodo Moderno-Contemporaneo
storia_e_cosa_vedere023004.jpg
storia_e_cosa_vedere023003.jpg
(c) CSI Srl
San Marco, 4322 - 30124 Venezia (VE)
C.C.I.A.A. di Venezia r.i. 31169
c.f. p.iva 02281180279
Arrivò a Venezia anche Jacopo Tatti, detto il Sansovino, scultore e architetto fiorentino, formatosi però a Roma; nel 1529 venne nominato “proto” dei Procuratori di San Marco “de supra”, la carica più importante in campo edilizio.

In quegli anni a Venezia si decise di intervenire in Piazza San Marco, riordinando e sistemando gli edifici.
 
Incaricato di farne i progetti e curarne l’esecuzione fu proprio il Sansovino; così l’artista fece sorgere, a fianco delle meraviglie bizantine e gotiche della Basilica e di Palazzo Ducale, altri edifici di chiara ispirazione romana: la Zecca sul Molo, la Libreria, detta appunto Sansoviniana, e la Loggetta alla base del Campanile.

Suoi anche Palazzo Corner a San Maurizio e Palazzo Dolfin a Rialto, le chiese de San Francesco de la Vigna e San Martino e le Fabbriche Nuove a Rialto.
sxmarron.jpg dxmarron.jpg sxmarron.jpg dxmarron.jpg
2
A Venezia costruì edifici religiosi: terminò la chiesa de San Francesco de la Vigna, iniziata dal Sansovino, ed eresse le due chiese de San Giorgio Maggiore in Isola e quella del Redentore alla Giudecca.
Ferventi seguaci del Sansovino e del Palladio, furono Antonio da Ponte e Vincenzo Scamozzi.

Il primo progettò e seguì i lavori per la facciata dell’edificio delle Prigioni, a lato di Palazzo Ducale,restaurò Palazzo Ducale, danneggiato da alcuni incendi, e lavorò al Ponte de Rialto; il secondo completò la Libreria del Sansovino e iniziò la costruzione delle Procuratie Nuove in piazza San Marco.

Formatosi sull’arte dello Scamozzi, staccandosi dal Palladio e avvicinandosi più al Sansovino, Baldassare Longhena fu l’artista considerato il genio dell’arte del 1600 a Venezia.
Quando il Sansovino fu quasi al termine della sua lunga attività, giunse intorno al 1560 un artista molto legato alle pure forme classiche-romane: si chiamava Andrea Palladio.

Egli creò i suoi grandi capolavori a Vicenza e nella campagna veneta, erigendo tantissime ville per i patrizi veneziani di aspetto e modello romani.
Privacy policy | Cookie policy