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		media e lunga durata 
 
		per vivere la città 
 
		come veri veneziani.
 
		
 
		Dove andare e cosa vedere.
	
	
		 (c) CSI Srl
	
		(c) CSI Srl
 
		San Marco, 4322 - 30124 Venezia (VE)
 
		C.C.I.A.A. di Venezia r.i. 31169
 
		c.f. p.iva 02281180279
	
	
		 
	
		MERCATO DI RIALTO
	
	
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		Davanti alla facciata si apre il porticato in stile gotico, tipico delle prime chiese veneziane, con un architrave in legno, sorretto  
		da cinque colonne; questo elemento è quasi ovunque scomparso e si conserva anche nella chiesa de San Nicolò dei Mendicoli. Sulla parte  
		alta e centrale della facciata si trova un grandissimo orologio del 1400: fin dall’antichità era fondamentale conoscere l’ora esatta  
		e questo orologio la indicava a tutta la gente che qui lavorava e passava. Sopra l’orologio c’è un rilievo gotico con la “Madonna  
		col putto” e più sopra si alza un piccolo campanile a vela del 1600.
  
		
  
		L’interno è a schema a croce con una grande cupola centrale; si  
		vedono sei colonne in marmo greco con capitelli veneto-bizantini del mille.
  
		
  
		Nella parte opposta rispetto la chiesa, protetta da una  
		griglia, si vede la Colonna del Bando: da questo punto, come dall’altra colonna in Piazza San Marco, a lato della Basilica, il Governo  
		di Venezia leggeva leggi nuove, proclami, bandi e condanne. Vicino c’è una scultura del 1500, detta il “Gobbo de Rialto”: è raffigurato  
		un nano che regge sulle sue spalle la scala per salire sulla pietra. A questa figura si attribuivano scherzi, sarcasmi e prese in  
		giro.
	 
	
		 
	
		 
	
		 
	
		 
	
		 
	
		 
	
	 
	
		Il Campo de San Giacomo de Rialto è attorniato da edifici, chiamati le Fabbriche Vecchie. Le Fabbriche Vecchie, edificio rinascimentale,  
		furono costruite tra il 1520 e il 1522 su progetto di Antonio Abbondi, lo Scarpagnino, dopo che nel 1513 un terribile incendio distrusse  
		gran parte degli edifici che sorgevano attorno al mercato; un tempo ospitavano le magistrature amministrative, perciò tutti quegli  
		uffici che si occupavano di commercio, navigazione e approvvigionamenti; oggi le Fabbriche Vecchie sono la sede del Tribunale.
  
		
  
		Proseguendo  
		oltre le Fabbriche Vecchie, verso il Canal Grande sulla destra, si arriva all’edificio chiamato le Fabbriche Nuove; questo fu costruito  
		tra il 1553 e il 1555 da Jacopo Sansovino, artista vissuto tra il 1400 e il 1500, riprendendo il modello delle Fabbriche Vecchie.