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I migliori itinerari e percorsi turistici a Venezia di breve,
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Dove andare e cosa vedere.
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Curiosità:

sul muro di cinta a destra del Portale d’ingresso si trova un busto che raffigura Dante Alighieri; nel 1321 il poeta visitò Venezia e fu così colpito dall’attività frenetica dell’Arsenale veneziano che nell’Inferno al Canto XXI lo ricordò in alcuni versi.

ARSENALE DI VENEZIA

L’Arsenale si trova nel sestiere di Castello.
L’Arsenale, termine derivante forse dall’arabo “darsena”, è una grandissima costruzione che per secoli fu il cuore dell’industria navale veneziana. Fu un grande cantiere navale dove i Veneziani costruivano le loro imbarcazioni mercantili e da guerra.
Sorto nel 1104 su due isole, occupava una vastissima area; data l’importanza strategica per Venezia, venne protetto da alte mura e da torri; si ampliò e si arricchì di nuove costruzioni soprattutto dal 1300 al 1500 e nei periodi di massima produzione occupava diverse migliaia di operai, detti “Arsenalotti”.

Entrata via terra dell'Arsenale di Venezia

Da terra vi si accede da un grande portale in Campo de l’Arsenal, costruito nel 1460 dall’architetto Antonio Gambello, di ispirazione classica; sulla sua sommità si vede un Leone alato, forse opera dei Bon, e ai lati dell’ingresso ci sono altri cinque leoni di diversa provenienza; invece la via d’acqua passa attraverso le due alte torri merlate, erette nel 1574 ai lati del Rio de l’Arsenal. L’Arsenale, per le sue notevoli dimensioni e per la sua funzionale organizzazione interna, fu ed è considerato la prima vera industria al mondo, ove potevano lavorare insieme anche moltissimi operai. Come una fabbrica dei nostri tempi, l’Arsenale era suddiviso in sezioni, ciascuna con un proprio compito: c'era la zona con le segherie e gli scali per preparare interamente gli scafi delle navi, c'erano le corderie dove si producevano i vari tipi di corde e i padiglioni dove si preparavano le immense vele e i robusti remi. Vicino e dentro l’Arsenale c’erano grandi magazzini per conservare i cereali e si trovavano anche dei forni per cucinare un pane particolare, detto galletta, che si conservava per molto tempo e che veniva caricato nelle navi prima di partire, per essere poi distribuito agli equipaggi durante i lunghi viaggi; inoltre c’erano le fonderie, per realizzare le ancore e i cannoni, ed esistevano quattro darsene per la manutenzione periodica delle carene, che regolarmente dovevano essere pulite al fine di evitarne la corrosione.
Le darsene erano chiamate la Darsena dell’Arsenale Vecchio, delle Galeazze, dell’Arsenale Nuovo e dell’Arsenale Nuovissimo; queste erano e sono collegate tra loro da canali e il Rio de l’Arsenale mette in comunicazione il cantiere con il Bacino San Marco.

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